Il Tirreno, Cronaca di Grosseto
Bocciato l’impianto a biogas
Il progetto per la centrale a Pian del Bonucci non ha gli elementi per le autorizzazioni perché troppo impattante su viabilità e pregio ambientale della località di Roccastrada
Matteo Scardigli Roccastrada
Regione Toscana ha detto No. La direzione Ambiente ed energia (settore Servizi pubblici locali, energia, inquinamento atmosferico) ha ritenuto che il progetto dell’azienda Mpn 1 Green Energy srl non ha i requisiti per l’autorizzazione a realizzare a Pian del Bonucci l’impianto per la produzione di biogas.Il verdetto è definitivo, manca solo – al momento in cui andiamo in stampa – l’atto ufficiale. Dal momento in cui questo sarà consegnato, l’azienda avrà dieci giorni di tempo per presentare eventuali controdeduzioni. La sostanza, però, difficilmente potrà cambiare.Due, fondamentalmente, i criteri che hanno orientato la decisione: impatto sulla viabilità della zona e pregio ambientale della località roccastradina. In questo contesto, la Regione ha ripreso la posizione del Comune, illustrata e ribadita dal sindaco Francesco Limatola in Conferenza dei servizi. «L’aspetto più preoccupante è che questa azienda non aveva un ettaro di terreno, mentre la legge stabilisce che tali impianti devono disporre di una superficie abbastanza grande per distribuire il materiale in uscita dall’impianto», riassume Roberto Barocci, leader del Forum Ambientalista. E spiega: «Per una centrale di quelle dimensioni le normative prevedono una superficie destinata allo smaltimento dei materiali, contenenti ammoniaca, pari a circa mille ettari». Tra le righe del verbale della conferenza dei servizi è facile leggere che l’elemento di maggior peso sul piatto della bilancia era la mancanza di una soluzione attuabile per ridurre l’impatto del nuovo traffico generato dall’attivazione dell’impianto, sia come soluzione tecnica sia in quanto non corredata da un piano particellare di esproprio. In sintesi: agricoltori e agriturismi non sarebbero andati d’accordo con i camion. «Quando, insieme a cittadini e amministrazioni, si muovono anche gli imprenditori, il quadro cambia», conferma Barocci, che – riconoscendo al primo cittadino il ruolo determinante giocato nella contesa – ribadisce: «Come Forum Ambientalista combattiamo le nocività un po’ ovunque. E, a mio giudizio, quando il supporto degli imprenditori non c’è, la sua assenza si fa sentire in termini di risultato».