Il Sole 24 Ore
Biogas, più energia green dagli impianti
Gattoni (Cib): «Nuovo passo per sviluppo e produzione del biogas agricolo»
Celestina Dominelli
ROMA
Dal biogas arriva un possibile assist sul fronte della necessaria diversificazione energetica dal gas russo. La novità è contenuta in alcuni emendamenti al decreto taglia-prezzi approvati dalle commissioni Finanze e Industria di Palazzo Madama e presentati da M5S, Lega e Forza Italia.
Il correttivo consente di incrementare la produzione di energia elettrica da biogas tramite il pieno utilizzo della capacità tecnica nel rispetto nelle norme in materia di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione integrata ambientale. In questo modo, sarà consentito agli impianti già in esercizio di produrre più energia green andando così a sbloccare il potenziale delle infrastrutture che hanno finito per tararsi sotto la soglia fissata per l’incentivo (un megawatt), ma che hanno tutte le caratteristiche per poter alzare l’asticella.
La norma stabilisce comunque tre condizioni a fronte della possibilità per gli impianti di produrre a pieno regime. La prima è che il surplus rispetto alla potenza nominale dell’impianto non sarà incentivato e potrà essere ovviamente venduto a prezzo di mercato. Inoltre, entro il limite del 20%, non sarà necessario richiedere di attivare nuovi iter burocratici: in sostanza, se la produzione aggiuntiva rimarrà entro quella soglia non serviranno altri permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso. Se, invece, si deciderà di superare il 20%, sarà necessaria una modifica preventiva del contratto esistente di connessione alla rete.
Ma quale sarà la ricaduta di questa ulteriore spinta? Secondo stime formulate dal Consorzio Italiano Biogas, gli impianti agricoli esistenti potrebbe garantire un incremento di produzione di 600 milioni di metri cubi di biogas nel mix energetico (pari a circa il 15% dell’attuale produzione) da destinare al mercato elettrico.
Per Piero Gattoni, presidente del Cib, «le misure approvate segnano un nuovo passo per lo sviluppo e la produzione del biogas agricolo e dimostrano il ruolo fondamentale che può svolgere il settore primario per fronteggiare la crisi energetica». Secondo Gattoni «ora è più che mai necessaria una rapida emanazione del decreto Fer 2, una misura attesa dal settore da diversi anni, che potrà valorizzare le infrastrutture produttive esistenti che non potranno riconvertire a biometano».