Biogas da sfalci e fanghi residui

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Biogas da sfalci e fanghi residui

La Nazione, La Grande Costa – Cronaca di Livorno
Biogas da sfalci e fanghi residui
Livorno, il progetto del Comune da 12 milioni di euro per un impianto di trasformazione anaerobico
LIVORNO «Livorno si accinge a chiedere un finanziamento di 10 milioni di euro attraverso il PNRR, per
dotarsi di un impianto di digestione anaerobica attraverso il quale smaltire fanghi reflui civili (che potrebbero
arrivare ancge dal territorio di Collesalvetti) e la frazione organica da rifiuti solidi urbani, produrrà bio-gas e
bio metano per possibili usi industriali. Più un impianto per il trattamento degli sfalci e delle potature da
giardino prodotti dalla città di Livorno e da tutti i comuni dell’ Ato costa rifiuti per produrre compost.
Il primo sarà collocato dietro l’inceneritore del Picchianti che chiuderà nel 2023. Il secondo troverà posto
quasi certamente nell’area della discarica di Vallin dell’Aquila«. Lo hanno annunciato ieri il sindaco Luca
Salvetti, l’assessore allo sviluppo Gianfranco Simoncini, con l’assessore all’ambiente Giovanna Cepparello.
Insieme a loro c’erano anche Raphael Rossi amministratore unico di Aamps e Stefano Taddia presidente di
Asa. Il biodigestore è stato progettato Asa (azienda che gestisce il servizio idrico integrato) con
RetiAmbiente/AAMPS (per il servizio integrato dei rifiuti) e il placet dell’amministrazione comunale. Si punta
per realizzarlo ai finanziamenti del PNRR (la domanda dovrà essere presentata entro il 14 marzo). Costo
complessivo dell’intervento è di 12 milioni e 400 euro. I fanghi di risulta del digestore anaerobico (7000
tonnellate l’anno) saranno avviati ad un ulteriore impianto per la produzione di ACF (ammendante
compostato fanghi) usato in agricoltura per la concimazione dei terreni coltivabili. Si calcola che la fraziine
organica prodotta dai livornesi proveniente dalla raccolta differenziata è di 17mila tonnellate l’anno. Con
questa i fanghi reflui civili non dovranno più essere smaltimenti in impianti fuori regione. Perciò si potranno
abbattere i costi di gestione e la movimentazione dei mezzi su gomma per il loro trasporto. Gli sfalci e le
portature da giardino arriveranno non solo da Livorno, ma anche dai territori dell’ambito Toscana costa della
gestione pubblica del servizio di igiene ambientale a cura di RetiAmbiente. «Così l’impianto per il verde sarà
a servizio di tutto l’ambito – ha sottolineato Simoncini – con una piattaforma specifica che avrà una capacità

di gestione anche di 50 mila tonnellate l’anno di sfalci e potature, consentendo l’autosufficienza di tutta la
filiera del territorio costiero. Pe questo progetto Livorno parteciperà ad un bando della Regione Toscana per
reperire le risorse finanziarie con le quali realizzarlo». Monica Dolciotti

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