La Nazione, Cronaca Toscana
Biodigestori e scarti tessili: ecco gli impianti Emergenza rifiuti, nuove strategie e alleanze
Montale, addio inceneritore: sarà il riferimento per distretto pratese e piana fiorentina.
Alia in campo: sinergia con la costa e con il Comune di Peccioli
di Luigi Caroppo, FIRENZE. La scacchiera degli impianti dei rifiuti in Toscana inizia a delinearsi in attesa dello scenario complessivo del piano regionale. Anche perché non c’è più tempo da perdere a fronte di due vere e proprie emergenze: da una parte la necessità di chiudere il cerchio del recupero di materia dai rifiuti solidi urbani, dall’altra il dover dare risposte allo smaltimento ad hoc di scarti industriali. Tutto va sotto le paroline magiche, economia circolare, ancora molto sulla carta soprattutto per trovare soluzioni che riescano ad amalgamare le due esigenze (rsu e post produzione).La Toscana vive davvero una situazione allarmante anche sul fronte dei costi collettivi e delle bollette tanto il ricorso a discariche sia in Italia che all’estero. Perché secondo gli studi pubblicati dal Sole 24 ore «la mancanza di impianti per smaltire i rifiuti e di quelli per riciclare gli scarti di lavorazione costa cara alla Toscana, una delle regioni che genera maggior traffico da rifiuti sulle strade italiane (e anche straniere): 24 tir al giorno, cioè 8.760 tir all’anno». Conseguenze sui bilanci familiari? Tassa rifiuti a circa trecento euro in Toscana per una famiglia tipo (3 persone in casa di 100 mq) uno dei livelli più alti d’Italia (in Emilia-Romagna 283 euro di media).Allora ecco la necessità di invertire la tendenza sia sul fronte delle città che delle imprese. Alia, la grande società di gestione dei rifiuti della Toscana centrale, nata dalla fusione di Quadrifoglio, Publiambiente, Cis e Asm, muove per prima le pedine. E i Comuni non stanno a guardare. Il primo passo fondamentale per le province di Firenze, Pistoia e Prato è rappresentato dalla nuova gestione dell’impianto di Montale (chiude nel 2021/2022 l’inceneritore a lungo contestato): Alia potrebbe mettersi insieme alle amministrazioni non solo di Agliana e Montale ma anche di Montemurlo. Obiettivo realizzare un impianto per lo smaltimento degli scarti tessili, impianto molto atteso nel distretto industriale pratese e non solo. Alia, inoltre, sta portando avanti a Montespertoli i lavori per un biodigestore anaerobico in grado di trasformare la frazione organica dei rifiuti proveniente da raccolta differenziata – oltre che in compost – in biometano, biocarburante pulito e completamente rinnovabile che potrà essere utilizzato direttamente come combustibile o immesso nella rete gas nazionale. E ancora: la sinergia tra il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni e Alia sta producendo un impianto gemello nella terra della discarica ’illuminata’: saranno trattate e circa 100 mila tonnellate di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata da ’Albe’ (la sinergia tra Alia Spa e Belvedere Spa). Superato la fase degli iter autorizzativi e il passaggio dalla conferenza dei servizi in Regione, il via è previsto a fine 2022, impianto da 45 milioni di euro.Alia si muove anche sulla costa con l’operazione di acquisizione del 16,50 di quote della srl Scapigliato, partecipata al 100 % del Comune di Rosignano, operazione da 8,5 milioni. Col progetto la ’Fabbrica del futuro’ la Scapigliato si lancia sul mercato con un investimento da 70 milioni che «permetteranno alla società di superare l’impiego della discarica». «A cambiare sarà il ruolo: passare dagli smaltimenti in sicurezza alle forme di recupero di materia ed energia previste dalla moderna economia circolare, all’interno di una dimensione non più localistica ma d’interesse regionale, permettendo di massimizzare la condivisione dei benefici col territorio» dicono da Rosignano. Si muove anche il fronte del riciclo del vetro con un potenziamento della Revet (Alia è in società al 51 %) e un impulso alla Vetro Revet (Zignago al 51 % e Revet al 49 %) per il riciclo a chilometro zero.