Il Tirreno, Cronaca di Grosseto
Aumenti fino a 80 euro Tari, le nuove tariffe approvate in consiglio comunale
Ecco cosa cambia per le famiglie e per le imprese
Di Nicole Terribile
Grosseto. Dopo la bolletta del gas, della luce e dell’acqua, arrivano gli aumenti anche per la Tari, la tassa sui rifiuti destinata a finanziare i costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ma non per tutti: gli aumenti colpiranno in particolare le famiglie numerose che abitano in case piccole, mentre le persone che vivono da sole in case grandi risparmieranno. Sembra paradossale, ma è così. L’ordine del giorno sull’aumento delle tariffe è stato approvato durante il consiglio comunale di ieri con 18 voti favorevoli (quelli della maggioranza) e 12 contrari. In media, le utenze domestiche aumenteranno del 4, 27 per cento rispetto lo scorso anno, mentre per quelle non domestiche del 3, 24 per cento.
Tari domestica
Nonostante dal 2021 al 2022 siano diminuite le parti fisse delle tariffe, sono contestualmente aumentate quelle variabili, che dipendono dal numero delle persone che vivono in un’abitazione. La parte fissa della tariffa si calcola moltiplicando il costo fisso al metro quadrato per i metri quadrati dell’abitazione. Ad esempio, quest’anno la componente fissa per una persona che abita da solo in una casa di 50 metri quadrati sarà di 47,50 euro (0,95×50), mentre lo scorso anno era di 72 euro (1,44×50). Sempre prendendo in considerazione un abitante solo in una casa di 50 mq, la parte variabile è passata da 67,37 euro a 112,59 euro. Per una famiglia di tre persone, invece, la parte variabile passa dai 172,63 euro del 2021 ai 244,14 euro di quest’anno. Insomma, gli aumenti andranno a colpire soprattutto le famiglie numerose (o le famiglie in generale) che abitano in case medio-piccole: tre persone che abitano in una casa di 50 mq pagheranno 315,78 euro di tari, 44,83 euro in più rispetto lo scorso anno. Mentre se la stessa famiglia abitasse in una casa di 150 mq, addirittura, risparmierebbe 15,70 rispetto allo scorso anno, andando a pagare 434,63 euro. Anche se sono pochissimi i casi in città, una famiglia di sei persone che abita in 50 mq pagherà 80,10 euro in più.
Tari non domestica
Anche per alcune aziende grossetane sono in arrivo degli aumenti. Bisogna però considerare che le tariffe 2021 sono state ridotte grazie alle agevolazioni Covid, che a oggi sono decadute. Gli alberghi che non hanno il ristorante, ad esempio, vedranno la bolletta dei rifiuti aumentare del 48,89 per cento, passando da una tariffa totale di 2,70 (parte fissa 2,09 euro al mq e variabile 0,61 euro al mq) a 4,02 (parte fissa 1,36 euro al mq e variabile 2,66 euro al mq). Aumento simile (44,84 per cento) anche per i bar e le pasticcerie, che passeranno da una tariffa totale di 7,07 (fissa al mq 5,48 euro + variabile 1,59) a 10,24 (fissa euro/mq 3,46 + 6,78 euro al mq variabile).
Il motivo degli aumenti
Alla base dei rincari ci sarebbe il Pef, il Piano economico finanziario che stabilisce i costi del servizio rifiuti per ciascun Comune da finanziare con le tariffe della Tari e che è stato approvato durante l’assemblea di Ato Toscana sud (la macroarea per il servizio rifiuti di Grosseto, Siena e Arezzo) il 18 maggio, a cui hanno preso parte i 104 comuni dell’ambito Toscana sud. L’assessora all’ambiente Simona Petrucci, l’assessora al bilancio Simona Rusconi e la maggioranza tutta hanno puntato il dito contro il nuovo “metodo di calcolo Arera”, che prende come base di riferimento per il calcolo del Pef il bilancio consuntivo, mentre prima ci si basava su quello preventivo. In pratica, si è passati dal basarsi su un contratto, i costi stimati, mentre ora si fa riferimento ai “reali” costi che il gestore sostiene per garantire il servizio (come spazzamento e lavaggio strade, trattamento e recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, raccolta e trasporto, gestione tariffe e rapporti con gli utenti. Il Pef totale di Grosseto per quest’anno è di 19.278.327 euro. L’amministrazione ha cercato di “tamponare le ferite” con 1.231.090 euro di detrazioni grazie all’indennità di disagio ambientale e al recupero dell’evasione, ossia le tariffe Tari che non erano state pagate da alcuni cittadini. Il totale “bollettabile” (da ottenere tramite le bollette rifiuti) è così di 18.047.237.Incassi vendita rifiuti.