Il Tirreno
Alia – Scapigliato, il patto sul biogas
L’azienda fiorentina sbarca col 16,5% di quote per otto milioni e mezzo
“Una gestione comune del biodigestore per superare la discarica”
Andrea Rocchi
LIVORNO. I modelli sono la romana Acea e il colosso emiliano Hera, big delle multiutility del settore ambiente. L’obiettivo è cancellare la debolezza storica dell’economia circolare toscana fatta di piccole e medie imprese dei rifiuti, anche d’eccellenza, in un quadro di frammentazione nella gestione di discariche, impianti e logiche di smaltimento. Poi c’è sicuramente una volontà politica forte da parte della Regione Toscana di poter fare affidamento su imprese e territori in una logica di sistema. Ecco cosa significa l’ingresso di Alia Servizi Ambientali dentro a Scapigliato Srl. L’interrogativo, casomai, è questo: siamo di fronte al capoluogo che vuole avere la strada spianata anche sulla costa? (Alia era interessata al gassificatore delle plastiche di Stagno, rimesso nel cassetto a furor di proteste,ndr). Questa logica – fanno sapere da Scapigliato – è superata. C’era negli anni 80 quando la discarica rosignanese fronteggiava, spesso da sola, le varie emergenze soprattutto della piana fiorentina. Oggi le discariche, così intese, “sono superate”, dicono. Ma è innegabile che Alia vorrà esercitare comunque un peso su impianti e politiche di smaltimento. Separare rifiuti e produrre biometano.
La spa fiorentina dell’Ato Toscana Centro ha un obiettivo: rafforzare la presenza nei territori dove, oltre a discariche, si avviano processi di separazione dei rifiuti attraverso la costruzione di biodigestori. Non è un caso che, oltre a quello di Montespertoli (investimento da 30 milioni ed impianto da 160mila tonnellate annue), quello di Peccioli (sinergia Alia-Belvedere, 35 milioni e 105mila t/a), il terzo biodigestore è in fase di appalto a Rosignano, nel sito industriale di Scapigliato. Si tratta di un impianto da 90mila t/a che è in fase di gara mentre nel frattempo è stato già appaltato l’intervento per il Tmb (trattamento meccanico biologico) che manda in pensione quello presente, ormai obsoleto. L’interesse di Alia è chiaro, ma quello del comune di Rosignano? Il sindaco Daniele Donati non ha dubbi: «Questa operazione consente di rafforzare patrimonialmente la Scapigliato Srl e di dare un ulteriore impulso al piano finanziario, ma consolida anche la costruzione del Polo industriale del recupero del rifiuto». Insomma, Scapigliato si rafforzerebbe come riferimento per una “gestione unitaria dei rifiuti”.Ma chi è Alia Spa e come entra nel capitale sociale di Scapigliato? Alia nasce dalla fusione di Quadrifoglia Spa, Publiambiente spa, Asm spa, Cis Srl. Oggi il socio di maggioranza è il comune di Firenze col 58,8% poi c’è il comune di Prato al 16%, restano dentro Publiservizi spa (11%) e Consiag spa (7,9%). Ha un capitale sociale di 85 milioni. Il presidente è Nicola Ciolini, di Montemurlo, già vicensindaco del comune pratese e consigliere regionale Pd. Alia entra con la quota del 16,5% con una ricapitalizzazione che porta nel forziere di Scapigliato 8,5 milioni (la srl presieduta da Alessandro Giari vale 51 milioni). Il socio di maggioranza resta il Comune di Rosignano con l’83,5% (negli anni sono state rastrellate le quote dei privati, apartire dall’ex Slia che era stata di Manlio Cerroni). Questo ingresso non comporta un cambio di management ma una sinergia con l’inserimento di alcuni quadri tecnici che potranno “rafforzare il sistema di conoscenze”, ricorda Donati. Va ricordato che di Alia dentro a Scapigliato se ne parla ormai dal 2019 quando la Regione Toscana ha stilato un protocollo d’intesa con la Belvedere di Peccioli, Scapigliato srl e la stessa Alia per accelerare il processo di gestione integrata dei rifiuti. Il presidente di Alia Ciolini parla di “operazione industriale di alto valore strategico” ed un rafforzamento di sinergie fra due imprese “che avranno un ruolo determinante nello sviluppo di un moderno sviluppo dell’impiantistica regionale. Per Alessandro Giari, presidente e ad di Scapigliato è “un forte consolidamento patrimoniale della nostra società che rende più agevole il programma di 70 milioni di investimenti”.