A Montespertoli sta sorgendo il nuovo biodigestore Alia: sarà pronto nel 2022

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A Montespertoli sta sorgendo il nuovo biodigestore Alia: sarà pronto nel 2022

Greenreport

A Montespertoli sta sorgendo il nuovo biodigestore Alia: sarà pronto nel 2022

Del Re: «C’è chi dice sì a nuovi impianti di trasformazione dei rifiuti, dimostrando che è possibile realizzarli anche in un paesaggio di pregio»

Procedono spediti i lavori in corso a Casa Sartori (Montespertoli), dove Alia – il gestore unico dei servizi d’igiene urbana nell’Ato Toscana sud – sta realizzando un nuovo biodigestore, in grado di valorizzare la frazione organica dei rifiuti differenziata dai cittadini in biometano, un carburante rinnovabile e CO2 neutrale (in quanto proveniente appunto dalla degradazione di rifiuti organici).

A supervisionare l’avanzamento dei lavori sono arrivati in visita a Casa Sartori il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini, insieme al presidente e vice di Alia – rispettivamente Nicola Ciolini e Claudio Toni – insieme alla presidente dell’Ato Cecilia del Re.

«Senza impianti che completino il ciclo dell’economia circolare non miglioreremo mai l’impatto delle nostre vite sull’ambiente e non ridurremo mai i costi delle tariffe. Questo progetto dimostra che gli impianti si possono fare integrandoli con il territorio e che possono anche rappresentare un valore aggiunto per tutti», spiega Mugnaini.

Per tutta la Toscana, in effetti. Nella nostra regione vengono generati annualmente 2,28 mln di ton di rifiuti urbani, cui si aggiungono almeno altre 10,1 mln di ton rifiuti speciali, ma ci sono ancora molte difficoltà a gestire questi quantitativi a causa della carenza di impianti di prossimità.

La principali criticità sono note, e spaziano dalla gestione dei rifiuti organici al recupero energetico dei rifiuti non riciclabili, ai fanghi di depurazione. In particolare, secondo un recente report Ambrosetti-A2A, ad oggi la Toscana soffre un deficit pari a 279.847 ton/anno per l’organico (Forsu + verde): sono infatti 550.489 le ton raccolte ma solo 270.642 quelle gestite, affidandosi evidentemente all’export – con impatti ambientali ed economici rilevanti – per la quota rimanente. Proiettando questi dati agli obiettivi Ue al 2035, il gap impiantistico si allarga fino a 390mila ton/anno.

Il biodigestore di Montespertoli permetterà in parte di colmare questo gap. Il cantiere, iniziato nel 2020, vedrà la sua conclusione nel 2022 e permetterà di gestire 160mila ton/anno di rifiuti organici della raccolta differenziata, per ottenere 25mila tonnellate di compost e 11 milioni di metri cubi di biometano. Sostanzialmente si tratta di un ammodernamento tecnologico del già presente impianto di compostaggio, migliorando e raddoppiando la capacità di riciclo dei rifiuti organici e biodegradabili, producendo a sua volta carburante pulito, senza emissioni, che sarà poi utilizzato anche dai mezzi di Alia per gli spostamenti oltre che immesso sul mercato.

«C’è chi dice sì a nuovi impianti di trasformazione dei rifiuti – conclude Del Re – dimostrando che è possibile realizzarli anche in un paesaggio di pregio come Montespertoli, vedendo come una opportunità tutto ciò che un polo come quello di Casa Sartori può offrire in termini di produzione di nuove materie prime, nuovi posti di lavoro e attenzione all’ambiente. Questo sviluppo permetterà ad Alia Servizi Ambientali di avere autosufficienza per il recupero della frazione organica per tutto l’Ato Toscana Centro, anche in previsione delle trasformazioni dei servizi di raccolta nei comuni gestiti da Alia, compresa la Città di Firenze (dove la raccolta differenziata è già arrivata al 79% laddove il servizio è già stato trasformato con il nuovo piano)».

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