La Nazione
Sopralluogo al biodigestore «Dagli scarti all’economia circolare Sarà un impianto strategico»
Giani: «Un’opera che è motivo di orgoglio». Monni: «Diventeremo autosufficienti». Il cantiere finirà a settembre
MONTESPERTOLI «Impianti come questo danno senso alla raccolta differenziata che quotidianamente facciamo nelle nostre case, mostrando come il recupero degli scarti possa portare nuovi valori all’interno di un percorso di economia circolare. Un’opera che è motivo di orgoglio». Sono le parole del presidente della Regione Eugenio Giani a margine del sopralluogo al cantiere del futuro biodigestore anaerobico di Montespertoli. L’impianto sarà pronto per settembre e intanto è tempo di visite. Quella all’ex discarica di Casa Sartori è stata condotta dal sindaco Alessio Mugnaini con i vertici di Alia. La delegazione ha avuto modo di toccare con mano l’avanzamento dei lavori per il polo impiantistico dove sorgeranno 4 biodigestori anaerobici per trasformare la frazione organica dei rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate in biometano – oltre che in compost – garantendo a Alia e alla Toscana l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici urbani. Un polo che si sosterrà con energia autoprodotta e pannelli fotovoltaici. Il presidente ha precisato che «il biodigestore consentirà non solo lo smaltimento dei rifiuti organici frutto della raccolta differenziata, ma la produzione di biometano, più che mai prezioso in questo momento storico. E’ la via virtuosa della transizione ecologica sulla quale la Toscana sta procedendo». «Questo impianto – ha aggiunto l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni – è una risposta alla necessità di economia circolare di tutta la regione perché la Toscana oggi esporta 160mila tonnellate di rifiuto organico e questo è l’unico tipo di rifiuto che esportiamo fuori regione. Nel prossimo futuro, grazie a Casa Sartori e a un impianto analogo nel Comune di Peccioli, diventeremo autosufficienti anche su questo fronte, e lo faremo nella maniera più sostenibile possibile: trasformando i nostri scarti verdi in compost, riutilizzabile come fertilizzante dalle aziende, e in metano, quanto mai importante in un momento di crisi energetica». Un’operazione possibile anche in un contesto paesaggistico di pregio caratterizzato da vigneti e oliveti, come Montespertoli. «Qui nascerà un impianto che aiuterà l’Ato Toscana centro – ha concluso Alessio Mugnaini – a chiudere il cerchio dell’economia circolare, compatibilmente con le esigenze del territorio».
Un investimento da 55 milioni di euro
Il cantiere procede secondo i tempi stabiliti, così da poter avviare l’impianto a fine 2023 e collaudarlo nel primo semestre 2024. E considerando le difficoltà di approvvigionamento dei materiali, non è poco. Avviati a fine febbraio, con un investimento di oltre 55 milioni di euro, i lavori riguardano la realizzazione di un nuovo edificio adibito alla ricezione e al pretrattamento dei rifiuti organici, i 4 biodigestori, una sezione di trattamento del biogas prodotto, un locale per il trattamento del digestato in uscita e una nuova palazzina servizi. Sono, a oggi, già concluse gran parte delle opere civili. A regime sarà possibile trattare sino a 160mila tonnellate di rifiuti producendo oltre 12 milioni di metri cubi di biometano e 35mila tonnellate di ammendante.